Sono passati solo 40 giorni ed è ancora Cristiano Ronaldo contro Antoine Griezmann. Alla fine di maggio furono i protagonisti dell’epilogo della Champions, tornano ora aconfrontarsi con i rispettivi Paesi, Portogallo e Francia dopo averle trainate a suon di gol verso l’epilogo dell’Europeo. Sono 6 le reti segnate dal giocatore dell’Atletico: in un un’unica edizione è stato capace di fare di meglio solo Michel Platini, che ne ha segnate nove. Sono solo 3 i gole segnati da Ronaldo, ma molto importanti, autore di una doppietta di tacco contro l’Ungheria e pronto a colpire il Galles in semifinale cambiando completamente il giudizio sulla sua avventura francese.
I francesi sono votati all’attacco contro qualunque sfidante a costo anche di mettere a repentaglio qualcosa. Il Portogallo, sacrifica lo show, è ha ottenuto lo sbarco nella capitale francese con lo sforzo minimo: 3 pareggi nella fase a gironi, una vittoria ai tempi supplementari, una ai rigori e Verso la fine un esito formidabile nei 90 minuti in semifinale. Un percorso tanto travagliato non lo aveva mai messo assieme nessuno nelle anteriori edizioni di Mondiali ed Europei giocati con sedici squadre. Riducendo tutto a 2 numeri: i lusitani sono stati in vantaggio 62 minuti in tutto l’Europeo, e altrettanti in svantaggio. Per il resto del tempo, le loro partite sono state in parità.
Rui Patricio non subisce un gol dal 3-2 segnato dall’Ungheria. Un dato che dovrebbe far pensare Deschamps poiché mette in chiaro quanto Santos sia capace di blindare la difesa, che nel’epilogo tornerà sotto la protezione di Pepe, che non giocò contro il Galles e fondamentale fino ai quarti, mentre a centrocampo ci sarà di nuovo William Carvalho, giocatore capace di fornire equilibrio alla mediana quando non sono in possesso. Per quanto riguarda i francesi, Paul Pogba è la stella più attesa e migliorato di partita in partita fino alla grande prestazione contro la Germania.
Stavolta di fronte al proprio spettatori giocherà la Francia, come nel 1998. All’epoca finì con il Ronaldo brasiliano, in lacrime. Ma Cristiano ha giá fatto piangere Griezmann a Milano nella finale di Champions: una vittoria significherebbe Pallone d’oro.