L’ente per la prevenzione delle malattie in Europa ha valutato il numero di casi in totale in Europa a 1048. Di questi 52 sono in Italia. La Francia è la più colpita.
Le ultime informazioni dall’ECDC per quanto concerne alla proliferazione del virus in Europa (Ente Europeo per la Prevenzione ed il Controllo delle patologie)
Il Virus Zika anche in Italia
Il Virus Zika anche nel nostro Paese ma non si era a conoscenza dei casi che a quanto pare sono già arrivati a 37 solo quest’anno.
L’aggiornamento rapido della situazione di rischio nel nostro Paese valutato dall’ECDC (Ente Europeo per la Prevenzione ed il Controllo delle patologie) dà segni positivi per la diminuzione del rischio e evidenzia l’esigenza di prepararsi per individuare in modo tempestivo e adeguata l’amministrazione di casi che possono emergere tra i viaggiatori in seguito a un periodo incubatorio senza sintomi.
Nelle ultime settimane, l’ECDC ha dato un’aggiornamento della sua valutazione rapida del rischio del virus Zika. Sono 1048 in diciotto paesi i casi di Zika rilevati nell’Unione Europea quest’anno, il più delle volte si tratta di viaggiatori che ritornano da Paesi dove era presente il virus , in Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Slovenia, Spagna, Svezia e Regno Unito. Il paese conil numero più alto di segnalazioni è la Francia, con 616 casi, segue l’Olanda con 63 e arriviamo al nostro Paese con 52.
Nel quattro per cento dei casi a riportare l’infezione era una donna in dolce attesa. Il 99,2 per cento dei pazienti ha contratto il virus viaggiando nei paesi colpiti dal virus e nei casi rimanenti si è trattata di una trasmissione sessuale. “I Casi di Zika che provengono da paesi con una trasmissione locale seguono a verificarsi nel’Ue, e possiamo prevedere che la tendenza vada avanti nel corso l’estate, scrive l’Ecdc nel suo ‘risk assessment’ aggiornato.
La trasmissione per via sessuale
Il rischio di trasmissione locale via zanzare è ritenuto da basso a moderato”. In Europa non è presente la zanzara Aedes Aegypti, che è il vettore principale del virus, ma c’è la Aedes Albopictus, la cosiddetta ‘zanzara tigre’, che potrebbe essere a sua volta una fonte di trasmissione, anche se molto meno efficiente. Le donne incinta, spiega l’agenzia, sono valutate ad alto rischio e dovrebbero aggirare i viaggi nei paesi a rischio, mentre altre misure devono essere prese per cercare di aggirare la piaga dei contagi per via delle relazioni sessuali.
«I viaggiatori che tornano da zone con una trasmissione in corso, scrive l’Ecdc , dovrebbero usare il condom per otto settimane in seguito al rientro. Se si manifestano i sintomi di Zika si dovrebbe prendere in considerazione l’astinenza o il sesso sicuro per quantomeno sei mesi».
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