L’esodo dei clandestini e la paura dell’Isis

Clandestini Esodo e Isis

Clandestini L’Esodo


Il ministro degli interni Angelino Alfano ha deciso di applicare il braccio di ferro nell’accoglienza dei clandestini, imponendo una quota di accoglienza per ogni regione.

Dopo il boom del 2015 con un’ondata di sbarchi che non si arresta e un aumento del 43% sembra difficile riuscire a porre un rimedio a una situazione che si è ormai incancrenita. L’estate è alle porte e con il bel tempo il numero degli sbarchi potrebbe aumentare ancora.

I sindaci di ogni comune sono sotto stress per la pressione di dover trovare posti letto e organizzare l’accoglienza dei clandestini.
Il problema è europeo ma la prima porta di ingresso in Europa è l’Italia per la sua localizzazione geografica.

La soluzione Triton, organizzata dal Frontex, per limitare il numero di sbarchi non ha ottenuto il risultato sperato. Vengono investiti quasi 3 milioni di euro al mese dall’unione europea, attraverso Frontex, per bloccare gli immigrati, purtroppo senza successo. Il piano avrebbe dovuto scoraggiare il traffico sulle zattere e sui gommoni direttamente dalle coste del nord Africa. Purtroppo gli sbarchi continuano a un ritmo di 8000 persone al mese.

Il fattore umanitario è predominante, per le condizioni disumane nelle quali viaggiano i clandestini e dopo il naufragio davanti all’isola di Lampedusa che causò centinaia di vittime.
Come si può lottare contro un nemico invisibile? Le soluzioni di Frontex erano mirate ad arginare le attività degli scafisti. La soluzione dei mercanti dei viaggi della speranza è stata molto semplice: acquistare barconi arrugginiti, riempirli di immigrati per poi abbandonarli al destino delle correnti dalle coste della Turchia.

Il cordone di sbarramento in mare organizzato dalla guardia di finanza, in collaborazione con le nazioni aderenti al Frontex, non può respingere le imbarcazioni. Tutti gli immigrati devono essere accolti per poter esaminare i casi nei quali i clandestini possono avere diritto allo status di rifugiati.
Di fatto, dei clandestini approdati sulle nostre coste il 68% incontra una qualche forma di asilo, dallo status di rifugiato, alla protezione sussidiaria, ai motivi umanitari.

Il ministro Alfano ha sottolineato come dallo scorso ottobre sono state salvate 70.000 vite e come l’Italia sia la campionessa del Mondo di accoglienza.
Ma a quale prezzo?

L’Italia si sta prendendo sulle proprie spalle un problema che va molto al di là dei propri confini nazionali e territoriali.

Ma chi sono gli immigrati che arrivano nel nostro Paese? Molti arrivano spinti dalla fuga da una guerra che imperversa nel proprio Paese, come la Siria, la Nigeria, il Mali.
Purtroppo, molte volte, cadono nelle maglie della criminalità organizzata, oppure già fanno parte di sacche di criminalità che estendono i proprio tentacoli su scala interanazionale, come nel caso della mafia nigeriana.
Non sono pochi i casi di Nigeriani,che risiedevano nel nostro territorio con lo status di rifugiati politici, poi arrestati per spaccio di sostanze stupefacenti o per altri reati

I rischi per il nostro Paese sono solamente legati allo sbarco incontrollato di clandestini oppure c’è un reale pericolo terroristico che non può essere arginato?.
L’Isis, lo Stato islamico, ha occupato gran parte del territorio Siriano, spingendo alla fuga molta della popolazione locale. Ma come possiamo sapere se all’interno dei gruppi di clandestini, non si nascondono frange di estremisti islamici?
Le minacce dell’Isis di trasformare il nostro Paese in un inferno e la facilità con la quale è possibile sbarcare nel nostro Paese non è tra le notizie più rassicuranti.
I viaggi della speranza” dalla Libia sembrano avere già il controllo da parte di esponenti dello Stato Islamico.
Non dimentichiamo che la situazione in Libia è fuori controllo: non sono passati molti mesi dall’attacco jiadista all’hotel Corinthia di Tripoli, l’hotel più lussuoso della città, dove hanno perso la vita 9 persone.

Le soluzioni intraprese fino ad ora non hanno ottenuto i risultati sperati. Cosa possiamo fare per rendere le frontiere dei nostri mari più sicure e sperare che i tentacoli del califfato non si estendano dentro la nostra peninsola?

Il tema dell’Esodo dei clandestini verrà ripreso dallo speciale di Piazzapulita, domani sera lunedì 15 giugno alle 21:10.

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