Il 19 dicembre uscirà nelle sale cinematografiche italiane il nuovo lavoro di Fausto Brizzi Indovina chi viene a Natale, che oltre a Bisio ed Abatantuono, vanta la presenza di Angela Finocchiaro, Claudia Gerini, Raul Bova e Cristiana Capotondi.
Un film che sembra non volersi aggiudicare il titolo di ‘cinepanettone 2013’ (al pubblico l’ardua sentenza). Le risate ci saranno di certo, ma non necessariamente indotte dalla battuta a sfondo sessuale che è diventata un po’ lo standard dei film di Natale dell’ultimo decennio. Il film vuole essere sì una commedia (e la garanzia del divertimento è firmata Bisio-Abatantuono), ma, oltre alla distensione vuole offrire anche qualche (leggera) riflessione.
La storia è tutta incentrata su una famiglia allargata che proprio durante le vacanze natalizie, in un cottage di montagna, si trova a dover affrontare e gestire novità inaspettate. Dall’arrivo del nuovo fidanzato della figlia di Giulio e Marina (coppia-nucleo della famiglia, interpretata da Abatantuono e Finocchiaro), che è un bellissimo ragazzo disabile: Francesco (Raul Bova) ha perduto entrambe le braccia a causa di un incidente. Alla presenza dell’ultimo compagno (di una lunga serie) della sorella di Giulio, Chiara (Claudia Gerini), maestro elementare detestato dai due bimbi di lei e per questo vittima dei loro più crudeli dispetti.
In studio, con la complicità e la partecipazione attiva di Fazio, si ride e ci si scambiano amichevoli battute, in un’atmosfera quasi casalinga, lontana dalle formalità; del resto Bisio e Abatantuono sono amici oltre che colleghi da più di vent’anni.
La loro collaborazione affonda le radici nel 1987, anno in cui Salvatores li chiama a recitare insieme per la prima volta in Kamikazen-Ultima notte a Milano. Da quel momento un escalation di successi. E fu proprio Salvatores ad intuire lo straordinario potenziale dei due attori in coppia, al punto che il regista li scelse per interpretare altri suoi film di successo come Turnè (1990), Puerto Escondido (1992), Nirvana (1997) e il premio Oscar Mediterraneo (1991). Gli anni ’90 e Salvatores hanno decretato il loro vincente ‘sodalizio artistico’. Il film di Brizzi è il nono che li vede insieme davanti alla cinepresa.
Non ci aspettiamo delusioni, quindi, dalla loro interpretazione. Ma per un giudizio complessivo del film tocca aspettare ancora un giorno: a partire da domani la pellicola sarà fruibile dal grande pubblico.