La politica dello struzzo

tragedia di lampedusaL’italia è l’Europa, ma allo stesso tempo, lo sono anche la Spagna, la Grecia e Malta. Nel tragico disastro umano, i politici italiani hanno fatto ben poco per far arrivare le istanze italiane presso il governo europeo, presi com’erano dall’unico loro vero cruccio politico: Berlusconi e le sue beghe con la giustizia!
A mio avviso si dovrebbe parlare anche della politica dello “struzzo” portata avanti sino ad oggi dall’intera Europa.

Il moto di indignazione che fa gridare i più allo scandalo e alla “Vergogna” è privo di credibilità e fuori dal tempo massimo: oramai i cadaveri, a centinaia, sono lì a ricordarci la nostra poca tolleranza e umanità! I mali vengono da lontano, dalla storia, anche recente. E le colpe, quelle vere, sono un po’ di tutti i Paesi del G8 , Stati Uniti in testa, come anche dell’area mediterranea.

Tutti gli stati europei hanno approfittato della ingente massa di manodopera a buon mercato “miracolosamente” a disposizione, non solo per i lavori più umili, ma spesso anche per incarichi ed attività più elevate, giacché tra gli emigranti ci sono anche uomini e donne laureati e diplomati.

Capisco il punto di vista di Papa Francesco che,alla notizia della strage di migranti a Lampedusa ha parlato di «vergogna».

Pur tuttavia, io non mi vergogno di essere italiano, e non credo di essere tra quelli che dovrebbero provare un senso di colpa, visto che la stragrande maggioranza degli italiani continua ad operare per aiutare questa umanità disperata. E, comunque, il nostro è l’unico popolo che mantiene aperti i propri confini, aiutando tutti coloro che vi si approssimano in condizioni di vita a dir poco disperate.
Al contrario, Spagna e Malta fanno tutt’altro: i primi sparano e i secondi li allontanano con le navi da guerra. Evidentemente l’Europa viaggia ancora a due velocità e non solo con riferimento all’economia.

Informazioni su Faber

Nato e cresciuto a Milano. Dopo un breve periodo trascorso in Sicilia nella provincia siracusana ha conseguito il diploma di ragioniere e perito commercialista, per poi lavorare per il Ministero della Difesa. Da un anno si è trasferito a Palermo dove si occupa di assistenza per il personale civile e militare, dipendente dal Ministero della Difesa. Per alcuni anni a Torino e in Piemonte, sempre per conto del Ministero, si è occupato del settore pubbliche relazioni. Nell'anno accademico 2009/2010 ha conseguito una laurea di primo livello in Scienze dell'Amministrazione presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Siena. Ha sempre nutrito un forte interesse per la storia europea in particolare, soprattutto sotto il profilo politico-economico e sociale.
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